Batterie
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Batterie

Una batteria è composta da sei celle elettrolitiche interconnesse, ciascuna delle quali è costituita da sottili fogli di piombo per l'anodo e biossido di piombo per il catodo, immersi in una soluzione di acqua e acido solforico e collegati a terminali contrassegnati dal segno (+) e dal segno (-) visibile sulla sommità del contenitore attraverso il quale viene effettuato il collegamento all'impianto elettrico della vettura. Il principio di funzionamento di una batteria si basa su una reazione di ossidoriduzione che trasforma l'energia chimica in energia elettrica durante il processo di scarica e viceversa durante il processo di ricarica. Durante la scarica la batteria fornisce energia elettrica e attraverso una reazione chimica si forma solfato di piombo che, nel processo di carica inversa, indotto dall'energia elettrica fornita dal sistema di ricarica del veicolo, si trasforma nuovamente in piombo e biossido di piombo, dissolvendosi nuovamente. Una batteria di avviamento tradizionale è costituita da un collegamento in serie di 6 celle con una tensione nominale di 2 V ciascuna. Quando la batteria è completamente carica, produce una tensione di 12,72 V. Il numero di piastre per cella determina la capacità della batteria e la corrente di ingresso. Le celle sono alloggiate all'interno di un contenitore di plastica (polipropilene) resistente agli acidi.
Differenze tra le batterie:
- Batterie al piombo: dette batterie "wet"; il tipo più comune di batteria per auto; troppo pesante per essere utilizzato su motociclette
- Batterie AGM: leggere e quindi adatte alle moto. Invece di pesanti lastre di piombo, hanno un leggero strato di fibra di vetro all'interno. AGM è l'acronimo di Absorbent Glass Material.
- Batterie EFB: EFB è l'acronimo di Enhanced Flooded Battery. Viene utilizzato principalmente nei veicoli con sistema start-stop. Una garza di poliestere funge da supporto di conservazione.
- Batterie GEL: contengono un acido gelatinoso, per soddisfare le elevate esigenze energetiche di sistemi ad altissime prestazioni.
- Batterie agli ioni di litio: spesso utilizzate nei veicoli elettrici e ibridi a causa della loro elevata densità energetica.
- scatole di batterie
Fino a tempi relativamente recenti, le scatole delle batterie erano realizzate con materiali termoindurenti molto caricati. A parte l'uso del polistirene per le scatole delle batterie nei primi anni '60, per una batteria installata nell'abitacolo, le scatole delle batterie termoplastiche non hanno ottenuto un'accettazione generale fino all'inizio degli anni 1970. Da allora, il polipropilene è stato adottato quasi completamente, essendo generalmente accordo il materiale ideale per l'applicazione, in virtù della sua resistenza agli acidi, modellabilità e basso costo. I primi problemi con il controllo dimensionale sono stati risolti con l'avvento dei gradi a "reologia controllata" con comportamento al ritiro quasi isotropo.